Si calcola che quasi la metà della popolazione adulta in paesi come il nostro è affetta da una qualche forma di patologia venosa.
Questa patologia colpisce il sesso femminile in misura doppia rispetto a quello maschile e, quasi sempre, è possibile trovare un famigliare, in genere la mamma o la nonna, che presenta lo stesso problema.
L’insufficienza venosa si può presentare in molteplici forme, dagli antiestetici “capillari” visibili sulle gambe ( o come più correttamente di dovrebbe dire “teleangectasie”), alle più gravi vene varicose fino agli stadi più avanzati dove si può formare un’ulcera venosa.
A queste situazioni si possono associare complicazioni a volte gravi come le emorragie varicose o la temuta flebite.
Il trattamento dell’insufficienza venosa dipende ovviamente dallo stadio della malattia: nei casi più semplici, come per esempio per i capillari, è possibile effettuare una terapia che li elimina mediante iniezioni di un farmaco. Nei casi dove invece si sono sviluppate vere e proprie varici, la chirurgia ha rappresentato per molto tempo il trattamento di scelta.
Negli ultimi anni, però, si è sviluppato un nuovo trattamento delle vene varicose, anche di grosse dimensioni: la schiuma sclerosante. Si tratta dell’iniezione di una particolare schiuma (somiglia a una schiuma da barba) nella vena malata. L’iniezione di schiuma sclerosante si effettua sotto la guida ecografica, in modo da essere sicuri della sede d’iniezione e della riuscita del trattamento.
Mediante questo trattamento con schiuma sclerosante è oggi possibile trattare molti dei pazienti che in passato potevano essere trattati solo con l’intervento chirurgico. Il trattamento con schiuma sclerosante è completamente ambulatoriale, non richiede anestesia (si tratta di fare solo delle iniezioni) e l’unica cosa che si richiede al paziente e di camminare per circa 20-30 minuti subito dopo il trattamento.